4.6 (5.785 Recensioni)
4.6 (5.785 Recensioni)
La coltivazione delle mele è l’attività agricola per eccellenza dell’Alto Adige. Circa 7.000 famiglie di agricoltori raccolgono ogni anno 1 milione di tonnellate di mele su quasi 18.400 ettari di terreno. Ciò corrisponde circa al 50% del raccolto di mele in Italia e al 10% di quello europeo. Per una regione così piccola è un risultato semplicemente straordinario che si deve in particolar modo all’impegno e alla diligenza dei nostri coltivatori di mele. In questo articolo trascorriamo con loro un intero anno nei meleti e lì osserviamo passo dopo passo mentre lavorano.
Inverno
Di fronte ai meleti immobili e silenziosi di gennaio, regna sovrana la quiete. In solitudine, il coltivatore di mele osserva il paesaggio invernale e pota le sue piante ancora in letargo, preparandole per il prossimo raccolto. È così che dà forma all’albero, affinché i frutti possano ricevere successivamente abbastanza luce. E per far sì che questo accada, è fondamentale conferire agli alberi una forma quanto più snella.
Una volta potati, gli alberi continuano il loro sonno di bellezza fino alla fine di febbraio, quando la temperatura si innalza leggermente e le giornate pian piano si allungano. In questo lasso di tempo gli agricoltori si dedicano alla formazione personale o alla preparazione di nuovi campi per l’anno a venire. E così, lentamente spuntano anche le prime gemme sugli alberi e la primavera bussa alla porta.
Primavera
Tra i meleti si staglia una nuova luce! A marzo, a mano a mano, si schiudono le gemme dei meleti e fanno capolino le prime orecchiette di topo bianche e rosa che fanno spuntare il sorriso. Al contempo c’è nell’aria grande tensione: in questa fase molto delicata del ciclo vegetativo i danni causati dal gelo possono mettere a rischio l’intero raccolto! Tuttavia, i coltivatori delle mele sono armati fino ai denti contro il grande nemico e ricorrono così a candele, impianti di irrorazione e persino elicotteri per proteggere con tutte le loro forze la salute degli alberi da melo.
Se si supera con successo questa fase molto critica, niente più può ostacolare la fioritura dei meleti. Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia: troppi fiori compromettono lo sviluppo delle mele, alterandone sia la dimensione sia il sapore e in questo caso i meleti devono essere diradati.
La tutela delle piante rappresenta una grande sfida in primavera. Si può ricorrere a misure preventive proteggendo le piante con dei filari ariosi, in modo da evitare malattie legate all’umidità. Anche la coltivazione di varietà più resistenti come Natyra®, Pilot e Topaz costituisce un altro modo per intervenire in maniera ridotta. I prodotti fitosanitari sono per molti agricoltori l’ultima spiaggia e anche in questo caso vengono utilizzate esclusivamente sostanze naturali.
Estate
Nel frattempo, i fiori si sono trasformati in piccoli frutti e come si dirada in primavera, si continua a diradare anche in estate. Infatti, l’albero dovrà avere all‘incirca 100 mele, cosicché ogni mela possa dispiegare il suo pieno potenziale. Anche questa fase di lavoro, eseguita rigorosamente a mano, è sì impegnativa ma di vitale importanza.
Una misura preventiva fondamentale contro la vulnerabilità del tempo estivo sono le reti antigrandine. Queste proteggono non solo dalle tempeste di grandine, bensì anche dai roventi raggi solari. Proprio come il freddo, anche il caldo dà molto da fare agli agricoltori e alle loro piante. Per questo, oltre all’irrigazione, si colloca tra i filari uno strato di pacciame che protegge dal surriscaldamento del suolo.
Durante l’alta stagione estiva vengono eseguiti dei test di maturazione e se i risultati ottenuti sono positivi, le prime varietà possono essere raccolte già ad agosto. In prima linea troviamo la varietà classica dell‘estate che inaugura anno dopo anno la stagione delle mele: la Gala. Il suo aroma floreale e nocciolato così come il suo gusto succoso e fruttato la rendono lo snack perfetto dell’estate o l’ingrediente segreto per un fresco risotto alla mela.
Autunno
A settembre comincia il grande lavoro di raccolta. Alcune delle più importanti varietà che danno maggior frutti vengono raccolte tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Tra queste non si possono non nominare la Red Delicious e la Golden Delicious, così come Kanzi e Granny Smith. Ad ottobre, la lista del raccolto continua con la Fujii e la Braeburn, per poi volgere al termine a novembre con la Pink Lady.
Gran parte delle mele vengono raccolte a mano, proprio come 100 anni fa. Dopo il raccolto, le mele che non vengono vendute subito vengono conservate in celle frigorifere. Un rapporto speciale tra ossigeno e azoto garantisce l’atmosfera giusta, affinché le mele possano continuare a maturare lentamente. In questo modo, anche l’estate seguente sono buone come appena raccolte!
I coltivatori di mele non conoscono pause, il post-raccolto è già il pre-raccolto. Sul finire dell’autunno i coltivatori preparano i campi per l’anno seguente. Una parte dei campi viene persino dissodato, affinché il terreno possa riprendersi o la superficie possa essere riempita con nuovi alberi. E poi sia i campi sia i contadini possono godersi il loro meritato riposo invernale!
Tags: Mele, Blog, Raccolta di mele, Alto Adige
I cookie funzionali sono assolutamente necessari per il funzionamento dello shop online. Questi cookie assegnano un ID unico e casuale al tuo browser per poter garantire un’esperienza di acquisto piacevole senza la visualizzazione di più pagine web.
I cookie di marketing sono utilizzati per attivare gli annunci pubblicitari sul sito web in modo personalizzato attraverso più visualizzazioni di pagine e sessioni del browser.
I cookie di tracciamento aiutano il gestore dello shop a raccogliere e valutare informazioni sul comportamento degli utenti sul sito web.
I cookie di servizio sono utilizzati per fornire all'utente servizi aggiuntivi (ad esempio, chat dal vivo) sul sito web. Le informazioni ottenute attraverso questi cookie di servizio possono anche essere eventualmente elaborate per l'analisi del sito.