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Mentre alcuni consumano carne e prodotti a base di carne più volte al giorno, altri si privano completamente delle proteine animali. Da un punto di vista nutrizionale, la via di mezzo è la migliore: mentre il consumo quotidiano di carne e insaccati non è favorevole alla salute, il consumo moderato è una preziosa fonte di proteine, vitamine e sali minerali e quindi una parte preziosa della nostra alimentazione.
I nutrizionisti raccomandano dai 300 ai 600 grammi di carne alla settimana, compresi i prodotti a base di carne come insaccati e prosciutti. Tuttavia, nei paesi occidentali la realtà è ben diversa: italiani, austriaci e tedeschi, ad esempio, ne consumano quasi il doppio, tra i 55 e i 65 chilogrammi all’anno, e gli uomini mediamente consumano molto di più delle donne. In tutti i tre paesi la carne suina è al primo posto, mentre in Italia si registra anche un consumo relativamente elevato di carne bovina, seguita dal pollame.
Dal punto di vista nutrizionale, la carne convince soprattutto per le sue proteine di alta qualità: contiene esattamente quei componenti – ossia gli aminoacidi – nella giusta proporzione tra loro, di cui il nostro corpo ha assolutamente bisogno. Gli esseri umani non sono in grado di produrre da soli i cosiddetti aminoacidi essenziali e quindi devono introdurli tramite il cibo. Con un contenuto di proteine attorno al 20 %, la carne sazia anche meglio e più a lungo di altri alimenti. Questa fonte proteica di alta qualità sembra anche aver contribuito significativamente allo sviluppo del cervello umano e quindi dell’Homo sapiens nel corso dell’evoluzione. Nella sua tesi di dottorato all’Università di Hannover Tobias Lechner scrive che “Il fatto che gli esseri umani abbiano adottato l’uso di animali per la loro alimentazione era probabilmente un punto di partenza per l’ulteriore avanzamento delle loro capacità mentali.”
Tra le vitamine più importanti contenute nella carne spiccano le vitamine B: B1, B2, B12 e la niacina. Senza di loro, nervi, sangue, pelle e capelli non sarebbero in grado di svolgere le loro funzioni. Le interiora, che oggigiorno non troviamo poi così spesso sul menu, forniscono vitamina A in abbondanza. Tra i minerali si contraddistingue la disponibilità di ferro: il cosiddetto “ferro eme” può essere assorbito molto bene dal corpo. Il ferro riveste un ruolo importante nell’organismo umano, ad esempio nel trasporto dell’ossigeno e nell’ematopoiesi, ovvero la formazione del sangue. Inoltre mantiene sana la pelle, i capelli e le unghie e rafforza il sistema immunitario. La carne presenta anche una buona fonte di zinco: è importante per la crescita, per la pelle, la ritenzione di insulina e il sistema immunitario. Carne suina e di ruminanti, come la carne bovina, ovina e caprina, viene chiamata carne rossa, mentre il pollame è chiamato carne bianca. È importante avere il giusto senso delle proporzioni, ciò significa non consumare più di tre porzioni di carne da 150 grammi e tre porzioni di insaccati da 30 grammi alla settimana. Una dieta equilibrata è possibile anche senza carne, purché si garantisca un apporto di proteine, vitamine e ferro ben bilanciato e di alta qualità.
Soprattutto in Alto Adige esistono alternative che offrono non solo l’appagamento del palato, ma anche una buona coscienza, ben lungi dall‘ingiustificabilità degli allevamenti di massa. Nel settore della carne iniziative come “Biobeef” garantiscono un allevamento adeguato alle specie e circuiti agricoli brevi e regionali. Naturalmente, questo comporta anche un prezzo più alto. Meno carne sul piatto, però di alta qualità e proveniente da allevamenti che rispettano il benessere degli animali – questa è senza dubbio una valida alternativa per il corpo, la mente e il portafoglio.
Tags: Carne, Qualità, Proteine, Salute, Alimentazione
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