4.6 (5.785 Recensioni)
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Quando la nebbia grigia del mattino si dirada e la terra viene illuminata dalle sfumature terrose e color fuoco dei primi raggi del sole, intervallata dalle bianche colonne di fumo dei camini appena accesi. Quando si passeggia su tappeti di foglie e i passi silenziosi vengono accompagnati dal fruscio dei ricci di castagne che cadono a terra. Quando l’autunno bussa alla porta si risponde al meglio con un invitante profumo di castagne.
I modi di preparare le castagne sono molteplici quasi quanto le delizie per il palato che ci si possono creare. Ti presentiamo dunque le nostre 3 modalità di preparazione preferite.
Per ognuno dei seguenti procedimenti ti consigliamo vivamente di incidere le castagne a croce prima di procedere alla preparazione. Questo taglio, infatti, non solo le rende più facili da sbucciare, ma impedisce anche che scoppiettino durante la cottura o l'arrostimento.
Il più semplice e soddisfacente metodo di cottura. Una volta incise, immergi le castagne in acqua di cottura leggermente salata. Dopo circa 20 minuti le bucce dovrebbero essersi aperte completamente; quindi, la parte interna morbida e dolce è pronta per essere gustata.
Una volta intagliate, stendi le castagne su una teglia con il taglio rivolto verso l'alto, quindi inseriscile in un forno non preriscaldato e lasciale arrostire a 180°C per circa 20-30 minuti. Il taglio e la buccia di colore bruno intenso ti permetteranno di capire quando sono pronte da sfornare.
Consiglio: per non far seccare le castagne mentre arrostiscono, poni sulla teglia da forno un piccolo contenitore con un po' d'acqua.
Per coloro che vogliono sentire l'aria di Törggelen e dei mercatini natalizi di Natale anche a casa. Arrostisci le castagne incise senza olio in una padella chiusa con coperchio a bassa temperatura. Mescola le castagne regolarmente per evitare che si brucino.
Consiglio: le padelle in ghisa mantengono il calore più a lungo. In questo modo potrai servire le castagne belle fumanti a tavola avvolte dal nero della padella in ghisa, la quale dà ai commensali un'impressione davvero rustica e allo stesso tempo accogliente.
Sbucciare i deliziosi frutti autunnali può essere a volte un’impresa piuttosto complicata. Il dramma della pelatura inizia già dal saper scegliere il momento giusto: se si aspetta troppo, la pelle si indurisce e sarà difficile rimuoverla dalla polpa; se si aspetta troppo poco, invece, ti brucerai le dita. Per quanto cocciute possano sembrare le castagne, con i nostri consigli stai pur tranquillo che non ti passerà l’appetito!
Se hai tagliato bene le castagne prima della cottura o dell'arrostimento, la pellicina dovrebbe staccarsi trasversalmente al taglio. Appoggia il coltello sulla parte incrinata e rimuovi la pellicina dalla polpa verso la tua direzione.
Ora disponi le castagne in porzioni in un canovaccio pulito senza pelucchi e strofinale insieme con un po’ di forza. In questo modo non dovrebbe essere difficile rimuovere la pellicina marrone e pelosa che può essere ancora attaccata alla polpa.
Il Keschtnriggl è un reperto di tradizione artigianale e culinaria dell’Alto Adige. È anche il simbolo per eccellenza della festa del vino Törggelen e della stagione delle castagne. Si tratta di un cesto intrecciato in legno di castagno selvatico che viene utilizzato per sbucciare le caldarroste.
Le castagne appena arrostite vengono versate direttamente dalla padella nel Keschtnriggl. Poi si afferra il cesto alle due estremità scuotendolo vigorosamente da un lato all'altro. Il movimento fa rimuovere i gusci dalle castagne, che cadono attraverso le maglie del cesto fino a terra, lasciando il cesto pieno di castagne sbucciate, fumanti e pulite in un battibaleno.
Hai così tanta voglia di risanarti con dei deliziosi prodotti autunnali ad alto contenuto vitaminico? Solitamente non se ne ha mai abbastanza e, oltre che nel periodo invernale, li si vorrebbe gustare anche più in là. Si può fare tranquillamente…ma come? Eccoti accontentato!
Quando si conservano le castagne bisogna tenere presente che queste contengono per natura pochissima acqua e possono quindi seccarsi abbastanza rapidamente fino a diventare persino immangiabili. Inoltre, l'alto contenuto di carboidrati sotto forma di amido e zucchero costituisce una fonte di nutrimento perfetta per i funghi. Per evitare la disidratazione e possibili attacchi fungini o batteri, le castagne crude devono quindi essere conservate il più possibile in luoghi asciutti, freschi e ben arieggiati.
Le castagne possono altresì essere conservate in un cestino di vimini posto in dispensa o in cantina in un luogo asciutto. In queste condizioni si rivelano deliziose e fresche al pari di quelle appena colte dall'albero, anche dopo 2-3 mesi. Se tuttavia hai a disposizione solo il frigorifero per conservarle, speriamo tu abbia un grande appetito. Ti devi infatti sbrigare a farle fuori perché queste rimangono fresche solo per 3 settimane.
Se invece vuoi continuare a sgranocchiare le castagne a primavera o addirittura desideri averle in casa tutto l'anno, devi ricorrere al congelatore. Le castagne crude devono essere scongelate prima di essere arrostite o cotte. Per le castagne già cotte è sufficiente, dopo averle sbucciate, raffreddate e congelate, utilizzare il proprio metodo di cottura personale per renderle calde e profumate per altri 10 minuti.
Se nutri qualche dubbio sul fatto di congelarle, sappi che il sapore non andrà perduto. Dopotutto, secondo l'antica saggezza contadina, le castagne dovrebbero essere raccolte da terra solo dopo la prima notte di gelo. Infatti, è soltanto con il freddo acuto che queste svilupperebbero tutto il loro sapore.
Tags: Castagne, Alto Adige, Tradizione, Autunno
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